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home banca dati Influenza A - Misure di prevenzione nei luoghi di lavoro.

Influenza A - Misure di prevenzione nei luoghi di lavoro.

L’ISPESL ha dedicato alla pandemia influenzale A (H1N1) un sito che raccoglie  informazioni sulle attività maggiormente a rischio e sulle procedure da adottare per ridurre il più possibile la diffusione del virus.

A tal proposito, ha previsto una sezione che funge da supporto per coloro che si occupano della tutela della salute e sicurezza dei lavoratori, fornendo delle soluzioni pratiche sulle possibili azioni da attuare al fine di limitare la diffusione del virus.

Bisogna ricordare che il Titolo X del D.Lgs 81/2008, relativo all’esposizione ad agenti biologici sul luogo di lavoro, ha previsto una serie di obblighi: la valutazione del rischio, la messa in atto di misure tecniche, organizzative, procedurali e igieniche, l’informazione, la formazione e l’addestramento dei lavoratori nonché la sorveglianza sanitaria; per gli agenti biologici classificati nei gruppi 3 e 4 anche l’istituzione del registro degli esposti e degli eventi accidentali e quello dei casi di malattia e decesso.

Gli interventi atti a limitare la diffusione del virus nei luoghi di lavoro devono raggiungere due obiettivi:
Ridurre la trasmissione del virus;
Ridurre il rischio che un lavoratore suscettibile si infetti.

L’ISPESL ha individuato tre tipi di misure da adottare:
Strutturali: riguardano l’ambiente nel quale viene svolta l’attività lavorativa (es. barriere fisiche di protezione, presidi per il lavaggio delle mani);

Organizzative: riguardano le procedure da adottare sul luogo di lavoro per informare e proteggere il lavoratore (es. istruzioni per il lavaggio delle mani, per la corretta igiene respiratoria);

Comportamentali: riguardano gli atteggiamenti da intraprendere da parte del singolo lavoratore (es. utilizzo dei dispositivi di protezione individuale).

Inoltre l’agenzia del Dipartimento del Lavoro degli Stati Uniti (OSHA), ha classificato il rischio di esposizione a virus pandemici per i lavoratori in 4 livelli (molto alto, alto, medio, basso) e ha predisposto delle schede contenenti misure specifiche.

RISCHIO MOLTO ALTO
Rientrano nella categoria “rischio molto alto” le figure professionali che hanno alto rischio di esposizione a fonti note o sospette di influenza pandemica, contenenti il virus in alte concentrazioni, durante l’effettuazione di specifiche procedure mediche o laboratoristiche (Operatori sanitari che eseguono manovre che generano aerosol su pazienti noti o sospetti per aver contratto il virus pandemico, quali induzione della tosse, broncoscopie, alcune manovre dentistiche, raccolta invasiva di campioni…; OS o laboratoristi che raccolgono o manipolano campioni provenienti da soggetti noti o sospetti per aver contratto il virus pandemico).

RISCHIO ALTO
Rientrano nella categoria “rischio alto”  le figure professionali che hanno alto rischio di esposizione a fonti note o sospette di influenza pandemica (OS adibiti a mansioni assistenziali nei confronti di pazienti noti o sospetti per aver contratto il virus pandemico; OS adibiti al trasporto di pazienti noti o sospetti per aver contratto il virus pandemico all’interno di veicoli chiusi (es. addetti alle ambulanze); OS che eseguono autopsie di pazienti noti o sospetti per aver contratto il virus pandemico; addetti alle camere mortuarie).

RISCHIO MEDIO
La categoria “rischio medio” riguarda le figure professionali che hanno contatti frequenti e ravvicinati per motivi occupazionali con la popolazione generale (lavoratori del pubblico impiego addetti agli sportelli, lavoratori nel settore del trasporto aereo e navale, personale scolastico, lavoratori del settore alberghiero, forze dell’ordine).

RISCHIO BASSO
Nella categoria “rischio basso” rientrano le figure professionali che non hanno contatti frequenti e ravvicinati con la popolazione generale.

Misure di prevenzione:

Strutturali
presenza di sala di attesa separata per l’accoglimento di pazienti sintomatici;
presenza di barriere fisiche (pannelli schermanti, finestre passanti,…) in aree dove è possibile l’esposizione a pazienti sintomatici;
presenza di stanze di isolamento per l’esecuzione di procedure in cui vi è produzione di aerosol;
presenza di laboratori con livello di biosicurezza adeguato al tipo di indagine da eseguire;
predisposizione di cartellonistica, localizzata in posti ben visibili, recante informazioni su: sintomi dell’influenza da virus A (H1N1)v, modalità di trasmissione, corretta igiene delle mani e delle secrezioni respiratorie;
predisposizione di cartellonistica per pazienti che accedono alla struttura sanitaria con sintomi simil-influenzali (percorso per raggiungere sala di attesa, coprire bocca e naso con un fazzoletto quando si tossisce o starnutisce…);
presenza di presidi per il lavaggio delle mani (detergenti liquidi o salviettine disinfettanti a base di alcool almeno 60%);
presenza di contenitori per lo smaltimento di fazzoletti di carta e salviettine disinfettanti utilizzati;
presenza di presidi (prodotti comunemente utilizzati) per la pulizia frequente delle superfici: scrivanie, tastiere di computer, telefoni.

Organizzative:
procedure per ammissione di pazienti sintomatici in sala di attesa designata;
procedure per trasporto pazienti sintomatici all’interno delle strutture;
procedure per accesso/uscita da stanze di isolamento (accesso limitato al personale essenziale);
attivazione dei piani pandemici regionali, nel pieno rispetto degli indirizzi nazionali;
istruire gli OS sui protocolli operativi per il controllo delle infezioni in atto nelle strutture sanitarie, con integrazioni inerenti l’influenza pandemica;
tipi di precauzioni da adottare: standard, da droplets e da trasmissione per via aerea (per esecuzione di procedure a rischio);
procedure per pulizia delle stanze dove hanno soggiornato pazienti infetti;
istruire i lavoratori su dove si trovano i DPI, come utilizzarli, come rimuoverli e dove smaltirli;
istruire i lavoratori su dove si trovano i mezzi per il lavaggio delle mani e su come utilizzarli;
istruire i lavoratori sulla corretta igiene delle secrezioni respiratorie;
istruire i lavoratori su dove si trovano i prodotti per la pulizia delle superfici e istruirli su come e quando utilizzarli;
prevedere una specifica procedura per assistere/sostituire un lavoratore che manifesti sintomi influenzali mentre è in servizio;
istruire i lavoratori infetti sulla necessità di restare a casa (isolamento);
organizzazione del personale da mobilitare per garantire continuità assistenziale.

Comportamentali:
Vaccinazione;
praticare la corretta igiene delle mani (lavare spesso le mani con acqua e sapone, specialmente dopo aver tossito o starnutito);
praticare la corretta igiene respiratoria (coprire naso e bocca con un fazzoletto quando si tossisce o si starnutisce, buttare il fazzoletto subito dopo l’uso);
evitare di toccarsi il naso, la bocca e gli occhi;
rispetto delle precauzioni standard, da droplets (e aeree per esecuzione di procedure con produzione di aerosol)
limitare le interazioni con individui che manifestano sintomi simil-influenzali;
restare a casa se affetti da influenza (secondo le raccomandazioni ministeriali per almeno 24 ore dopo la scomparsa della febbre senza l’intervento di antipiretici);
uso dei DPI.

Per ulteriori approfondimenti http://www.ispesl.it/virusA 

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