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DIGITALE TERRESTRE: OCCHIO AI RIFIUTI TECNOLOGICI (RAEE)

Nell’anno 2009 in Italia sono stati dismessi oltre 2 milioni di vecchi televisori. Per questa tipologia di rifiuti, che il più delle volte contengono sostanze pericolose e nocive, si dovrebbe fare ricorso alla discarica il meno possibile, privilegiando il recupero e il riciclo dei materiali. In tal modo, i rifiuti RAEE diventerebbero una vera e propria risorsa e non sarebbero, almeno per ora, un problema. I vecchi televisori, infatti, sono costituiti per la quasi totalità da materiali riutilizzabili come vetro, rame, plastica e metalli vari che servono per costruire nuovi apparecchi elettronici, e solo per una parte irrisoria sono costituiti da materiali non riutilizzabili. Le uniche difficoltà conseguenti alle operazioni di recupero sono legate alla corretta separazione dei materiali, che richiedono l’organizzazione di un vero e proprio “ciclo” per lo smontaggio che assicuri l’asportazione totale delle sostanze tossiche per l’uomo e l’ambiente. E’ utile ricordare che le vecchie TV sono costituite per il 50% da vetro, che una volta “bonificato” potrà essere utilizzato completamente per produrre bottiglie, piastrelle e parabrezza per auto, per il 15% da materiali plastici, per il 10 – 12% da ferro, 3 – 4% rame, 5% altri materiali riciclabili, ecc….

 

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